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Sono stati gli operatori della città i veri protagonisti di Tipicità Evo a Macerata che dal 18 al 20 novembre ha visto nel capoluogo una grande partecipazione di visitatori, appassionati, curiosi ed esperti del settore. 50 eventi, 14 luoghi interessati, 15 locali aderenti, 35 produttori che hanno esposto e 24 tra partner e collaboratori che hanno contaminato tutta la città con una manifestazione che ha esaltato, grazie al cibo, il gusto, la conoscenza e la curiosità.
«Tipicità Evo è stata in grado di unire tutto il territorio in una tre giorni che ha promosso la cultura del cibo – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Locale e globale si sono uniti dando vita a un programma di elevata qualità che non può che confermare quanto Macerata sia attrattiva, in continua evoluzione e sempre capace di valorizzare le proprie eccellenze».
«Macerata, sede di un’antica e prestigiosa Università, grazie a Tipicità Evo diventa un laboratorio permanente che esplora i linguaggi del cibo connettendo culture e tradizioni diverse, dalle Marche al mondo, e candidandosi a città del gusto – ha aggiunto l’assessore alle Attività Produttive Laura Laviano -. Questa del 2022 è stata la prima edizione dato che abbiamo definito quella dello scorso anno l’edizione zero. Evo vuol dire evocazione, evoluzione e olio extra vergine di oliva; sono questi i richiami che identificano la nostra città grazie a una manifestazione che ha avuto un successo nazionale».
«Tipicità Evo si conferma laboratorio permanente ponendosi l’obiettivo di studiare, con diversi attori protagonisti, il cibo del futuro e i suoi linguaggi – ha continuato Angelo Serri, direttore di Tipicità -. In uno scenario internazionale come quello attuale, che sta velocemente cambiando, bisogna saper comunicare le tipicità e avere l’apertura di confrontarsi con il mondo. La città di Macerata, per la sua naturale vocazione, ha molte potenzialità da sviluppare in questo ambito».
Tipicità Evo, un vero festival contemporaneo che ha coinvolto i locali della città facendoli lavorare a stretto contatto con volti noti e operatori internazionali, è stato promosso dal Comune di Macerata – Assessorato alle Attività Produttive – in collaborazione con partner pubblici e privati: protagonisti Confartigianato, Coldiretti, Copagri, Cia e Confcommercio, che hanno animato le piazze e i portici del centro con i “mercatini dinamici” dei produttori locali. In piazza della Libertà anche il “Tipicità Village” del Grand Tour delle Marche che ha accolto Electric Evo, una concept-area per un futuro a energia pulita. Prezioso il contributo dell’Università di Macerata nel ruolo di partner scientifico, con il rettore John McCourt e i docenti che hanno arricchito i contenuti di umanesimo innovatore. Tra le collaborazioni vanno segnalate anche Camera di Commercio delle Marche, Fai di Macerata, Confesercenti e CNA.
Tre giorni durante i quali a Macerata si è respirata l’aria della grande metropoli grazie alla partecipazione e alla presenza di personaggi come Giuseppe Convertini di Linea Verde, Tinto di Decanter, Monica Caradonna di Camper e Carlo Cambi. Oltre 200 gli studenti protagonisti, sabato mattina, al Cinema Italia, per la proiezione del docufilm “La grande sete” di Piero Badaloni, il quale ha assicurato una prossima visita a Macerata.
Ad apportare valore aggiunto anche i grandi maestri della cucina internazionale, come gli chef stellati Viviana Varese, Enrico Mazzaroni e Pierpaolo Ferracuti, nonché Gianni Catani, guru della cucina tradizionale cinese. E poi ancora i “nostri” Michele Biagiola, Iginia e Letizia Carducci, Paolo Paciaroni, Alessandro Campetella, gli chef dell’Accademia di Tipicità e tutti i locali aderenti al circuito di Tipicità Evo. Grandissimo successo, ieri pomeriggio, in Galleria Scipione, per l’evento conclusivo “Vincisgrassi Superstar: Don’t call it Lasagna!!”, un momento che ha valorizzato il piatto tipico della tradizione maceratese reduce dall’ottenimento del prestigioso riconoscimento europeo STG.
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